
Il crac del tour operator inglese Thomas Cook, e quello del portale di prenotazioni Amoma sta creando enormi problemi ai turisti. Quest’ultimo ha raccolto i soldi degli ignari viaggiatori fino a pochi minuti dal fallimento, e poi, con una mail, ha avvisato tutti dei problemi, imputati, a loro dire, a grandi piattaforme come Trivago e Tripadvisor che sono sostanzialmente dei motori di ricerca che mostrano le offerte dei vari operatori, tra cui Amoma, pretendendo però ricche percentuali fissate in maniera unilaterale e per importi che uccidono le imprese.
I turisti in questi giorni sono completamente in balia degli eventi, arrivano negli alberghi dopo aver anticipato i loro importi ad Amoma e si sentono rispondere di non aver alcuna prenotazione e di dover eventualmente pagare una seconda volta per accedere alle stanze. Un disastro ancora maggiore è quello provocato dal default di Thomas Cook, il tour operator inglese che al momento ha in giro per il mondo oltre 600 mila turisti.
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